Son sempre rimasto incuriosito dalla
differenza tra monache e suore, monaci e frati. Cerco di
fare un po’ di chiarezza.
La suora è una donne che ha espresso i voti di povertà,
obbedienza e castità legandosi ad una
congregazione religiosa (sono un’infinità) che,
solitamente, oltre alla preghiera, si dedica
all’apostolato attivo, ovvero le congregazioni hanno ruoli precisi nello
svolgere opere di bene, assistono anziani e bambini,
insegnano, diffondono la religione e gestiscono le
attività in chiesa.
La monaca è una donna che fa parte di un ordine
religioso e che, a differenza delle suore, si consacra a
Dio con solenne promessa di seguirne la “regola”. In
Occidente solitamente la regola monastica è quella
benedettina, ma anche quella agostiniana. Come le suore
emettono i voti di povertà, obbedienza e castità e, in
base alla regola di appartenenza, emettono anche altri
voti come quello di stabilità (resta legata al
monastero) e clausura (cosa che non avviene per le
suore). A differenza delle suore, che si dedicano
all’apostolato attivo, le monache si concentrano
soprattutto sulla preghiera e la meditazione e, se di
clausura, svolgono attività esclusivamente nel convento
in cui vivono.
Le clarisse,
sono monache appartenenti all'ordine fondato da san
Francesco e santa Chiara d'Assisi (da cui il nome) nel 1212 (mentre gli uomini
dell’ordine fondato da san Francesco, come spiegato in
seguito, sono frati). A sinistra la loro basilica.
Nel campo
maschile
La figura del Monaco nasce nell’ambito del primo
Medioevo, quando alcuni cercarono conforto nella fede,
scegliendo di abbracciare uno stile di vita ascetico e
solitario, abbandonando il mondo per vivere in grotte
impervie o fitte foreste o luoghi irraggiungibili, in
cui dedicarsi esclusivamente alla preghiera e alla vita
contemplativa. Il termine Monaco deriva infatti da
monos (solo) e achos (dolore). Una vita
votata alla sofferenza, dunque, alla penitenza come
strumento di redenzione per se stessi, ma soprattutto
per tutti i peccatori del mondo.
L’evoluzione avviene con San Benedetto da Norcia
(480-547), fondatore dell’ordine religioso più antico
d’Occidente, i benedettini, che inizia la sua esperienza
religiosa come eremita, vive per tre anni in solitudine
e preghiera in una grotta presso Subiaco.
Successivamente, matura il pensiero che chi vuole
dedicare la propria vita a Dio possa farlo operando
anche in altri modi. Fonda l’ordine benedettino (regola
del 540) e la Basilica di Montecassino.
I monasteri sono luoghi di lavoro e preghiera, i monaci
non si dedicheranno più solo alla contemplazione e alla
lettura delle Sacre Scritture,
ma praticheranno il lavoro manuale perchè, dal momento
che spesso questi erano situati in zone impervie e
inaccessibili, era necessario che imparassero a
produrre da soli quanto serviva al loro sostentamento,
compreso i medicinali e rimedi per la cura del
corpo e l’igiene. Ancora oggi ci sono monasteri e
abbazie in tutto il mondo che offrono prodotti
realizzati dai monaci stessi, secondo ricette
che si tramandano da secoli.
Ai monaci si deve la conservazione e copiatura di testi
antichi, che le abili mani degli amanuensi hanno salvato
dallo scorrere del tempo e che artisti miniaturisti
hanno arricchito di splendide decorazioni che possiamo
ammirare ancora oggi.
Il
termine Frate nasce nel tardo Medioevo, ed è legato
rivoluzione portata da San Francesco
(1181/82-1226) che 1209 fonda il suo ordine che porta
gli uomini di fede uscire dalle mura dei luoghi di
preghiera, per scendere nelle strade, mescolarsi con la
gente delle città, coi poveri, con gli ammalati, per
portare loro conforto e aiuto.
Sono tre i voti che i Frati dovevano abbracciare:
castità, ubbidienza e, il
primo, il voto di povertà cioè la rinuncia a ogni proprietà
o rendita
traendo la propria sussistenza dall’elemosina e offrendo
in cambio aiuto e preghiera. Anche i conventi in cui i
frati si riunivano non possedevano nulla. Una vita
semplice, proprio come si riteneva fosse stata quella di
Gesù con i suoi discepoli.
Poi c’è la
figura del sacerdote (preti e vescovi)
ovvero coloro che hanno facoltà di impartire i
sacramenti, possono essere consacrati anche monaci e
frati, ma non è obbligo di esserlo, facoltà preclusa alle donne!
I monaci contano dieci ordini: i
Benedettini, i Camaldolesi, i Vallombrosani,
i Silvestrini, gli Olivetani, i Benedettini
Armeni, i Cistercensi, i Certosini, gli
Anoniani, i Basiliani.
Poi ci sono comunità “atipiche” come quella
di Bose creata da Enzo Bianchi nel 1965 che
accoglie persone di entrambi i sessi,
provenienti da Chiese cristiane diverse, per
promuove un dialogo ecumenico fra differenti
esperienze. |
I
frati hanno tre ordini, che si
chiamano "ordini mendicanti"
perchè traggono il sostentamento dalle
offerte dei fedeli,
probabilmente
ci sono molte differenza tra di loro, ma ho
trovato difficoltà ad individuarle:
il primo, è quello dei Frati minori che sono
quelli che più continuano lo
spirito della predicazione di San Francesco,
ma non hanno disdegnato anche opere concrete
come la fondazione dell’Università Cattolica
del Sacro Cuore e la polivalente opera dell’Antoniano
di Bologna e custodiscono i luoghi dove ha
vissuto Francesco. Tra cui la grandiosa
basilica che racchiude la Porziuncola l
chiesetta di san Francesco della foto sotto;
Il secondo sono i Frati minori conventuali
nati perchè alla morte di Francesco
l’ordine si
trovò ad un bivio: rimanere fedeli alla
regola originale, dedicandosi ad una vita
ascetica di elemosina, o adattarsi ai
compiti, sempre più grandi e complessi, che
la chiesa gli andava assegnando.
Nel 1230 papa
Gregorio IX stabilì
che la regola
di San Francesco non
andava presa alla lettera,
per
cui oltre la cura delle anime,
per essere vicini alla gente, servivano
chiese e conventi e chi se ne occupasse,
oltre a altre molteplici attività tra cui
l'insegnamento nelle università. I
conventuali custodiscono, tra le altre, la
grande basilica di Assisi (nella foto a
destra) con le sue opere artistiche di
immenso valore.
Il
terzo sono i frati minori Cappuccini, nati
intorno al 1525 per essere eremiti e
predicatori e ci riuscivano molto bene, però
per meglio predicare avevano bisogno di
biblioteche e quindi gli eremi non bastavano
più, così si dotarono di conventi adeguati
restando sempre molto a contatto con le
persone, si distinguono per la barba e per
indossare il cappuccio. Il cappuccino
immortale, è frà Cristoforo dei Promessi
Sposi.
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Nel dicembre 2023 siamo andati ad Assisi, è vietato
fare fotografie quasi ovunque, ho solo fatto
qualche scatto ricordo, in rete si trova tutto
quello che si vuole circa le opere d'arte che sono
concentrate lì, peccato non averle potute
documentare anche dal mio punto di vista. |