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Salvia (Salvia officinalis) o Salvia comune Genere: Salvia. Pur essendo inserita già dai greci e dai romani nella farmacopea ufficiale, Ll suo nome nasce dal latino “salvere”, cioè stare bene e godere di buona salute, perché grazie alle sue proprietà disinfettanti e antibatteriche era utilizzata per moltissimi disturbi. La salvia non aveva utilizzo in cucina dove entrerà solo nel XIII° secolo.

Vive bene se esposta in pieno sole. In genere dopo 4-5 anni la pianta tende a degenerare per cui dopo tale periodo è bene sostituirla. Fiorisce dalla primavera e per tutta l'estate; i fiori della salvia sono molto graditi alle api ed il miele che se ne ricava è molto pregiato. I semi maturano da agosto a settembre. Una volta terminata la fioritura è bene potare la pianta per stimolarne la ricrescita. Si taglia alla fine del gambo del fiore quando il fiore si è seccato.

Le talee si possono prelevare o tra marzo-aprile o tra giugno-luglio. Si prelevano degli apici vegetativi lunghi circa 8-10 cm da piante di 2-3 anni di età.

Le foglie per essere conservate devono essere raccolte tra maggio e luglio prima o all'inizio della fioritura. Si utilizzano anche le sommità fiorali che vanno raccolte all'inizio della fioritura. Pulirle bene foglia per foglia e i fiori, si fanno essiccare all'ombra e si conservano in sacchetti di carta o di tela oppure tritate nel mixer e riposte in un barattolo a chiusura ermetica. Diversamente dalle altre erbe aromatiche, la salvia essiccata acquista un aroma più intenso, si possono anche surgelare.

La salvia si sposa bene con il burro. Questi due ingredienti sono spesso utilizzati insieme come condimento per pasta, gnocchi, tortelli, ecc. Si può utilizzare invece da sola nei secondi di carne come arrosti, bolliti, spiedini o saltimbocca alla romana, ma anche carne bianca, legumi, formaggi e pesce. Può essere gustata fritta, oppure con la frutta cotta. Molto fresco è il sorbetto alla salvia che solitamente viene portato durante i pranzi di un certo spessore per ripulire la bocca tra una portata e l’altra.

Sebbene è utile in cucina viene impiegata anche per preparare tisane e per altri usi: risale al Medioevo il suo impiego da parte delle levatrici per favorire le contrazioni uterine durante i parti laboriosi: proprio questa sua caratteristica ne rende però l’uso sconsigliato alle donne in gravidanza. Secondo altre tradizioni era utile contro i morsi di serpente. Alcuni detti popolari vogliono che nelle case dove la salvia cresce bella e forte sia la moglie a spadroneggiare, mentre se la pianta di salvia che si ha in giardino muore, gli affari andranno male.

Al di là delle tradizioni e degli usi empirici, recenti studi hanno appurato come, al pari del rosmarino, l'assunzione della salvia stimoli la memoria e sia utile per il buon funzionamento del cervello in genere: ciò spiega il suo antico impiego al fine di alleviare le emicranie croniche.

In realtà la salvia ha proprietà toniche generali, antidolorifiche, antisettiche e depurative, nonché per facilitare la digestione, può favorire la secrezione della bile, è ipoglicemizzante ed antibatterica. Attiva la circolazione del sangue e favorisce riequilibrio dei sistema nervoso, combatte lo spasmo e le convulsioni, è utile in caso di sudorazione notturne causate da debolezza, provoca e regolarizza le mestruazioni.

E' indicata nelle convalescenze, a chi soffre di tremori, vertigini, paralisi asma, ipotensione e a chi è in menopausa. L'utilizzo più specifico della salvia è correlato alla sua proprietà antisudorifera. Tale attività è dovuta ad un suo componente che paralizza le terminazioni nervose periferiche delle ghiandole sudorifere ed inibisce la sudorazione, qualsiasi sia la sua origine.

Navigando ho trovato questi "consigli":

 punture di insetti: strofinare le parti interessate con foglie di salvia

alito cattivo: masticare una foglia di salvia

denti macchiati: strofinare giornalmente con una foglia di salvia  (Le foglie vengono anche impiegate nella preparazione di dentifrici, per il loro effetto sbiancante sullo smalto denti)

stomatiti ed infiammazioni gengivali: versare in mezzo litro d’acqua bollente 30 grammi di foglie di salvia e mezzo cucchiaino di pepe di Cayenna in polvere. Lasciare in infusione circa 12 ore, filtrare ed usare per fare degli sciacqui

 tonsille irritate: mettere in una tazza d’acqua bollente 3 o 5 foglie di salvia, mezzo cucchiaino di miele e mezzo di aceto. Colare, lasciare intiepidire ed usare per fare dei gargarismi

ferite o piaghe da cicatrizzare: mettere 100 grammi di foglie di salvia in mezzo litro di vino bianco bollente. Filtrare ed usare per lavare le ferite.

esaurimento nervoso: mettere in una tazza di acqua bollente qualche foglia di salvia assieme ad un cucchiaio di fiori di camomilla ed un cucchiaino di miele. Si beve la sera prima di andare a letto.

digestione: in un litro di vino tipo Porto o Marsala lasciar macerare per dieci giorni 100 g di foglie di salvia ben lavate ed asciugate. Un bicchierino dopo i pasti faciliterà la digestione.

glicemia alta: far bollire per qualche minuto 100 grammi di foglie di salvia in un litro di vino bianco secco. Berne un bicchierino dopo i pasti.

bagno rilassante: far bollire in due litri d’acqua 30 grammi di ciascuna delle seguenti erbe: salvia, menta, timo, rosmarino, fiori di lavanda. Strizzare le erbe, lasciare intiepidire, filtrare e versare nell’acqua del bagno la sera prima di andare a dormire.

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