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Tutti i tipi di origano fanno parte genere Origanum, composto da circa una ventina di specie erbacee perenni, cespugliose, originarie dei paesi mediterranei, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Tra tutte le specie se ne coltivano, principalmente due, l'origano vero e proprio, Origanum vulgare e la maggiorana, Origanum majorana.

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Origano (Origanum vulgare) trova il suo massimo impiego culinario formando un binomio inscindibile con la pizza. Il nome ha origine etimologica greca, dall'antico origanon (origanon), derivato dall'unione di due parole: oros, che significa 'montagna' e ganos, che significa 'gioia, delizia': il nome origano sta quindi ad indicare una 'delizia della montagna'.

Secondo la mitologia greca il suo profumo dolce e gustoso era stato creato dalla dea dell’amore Afrodite, come simbolo della felicità e della fortuna, e cresceva abbondante nel suo giardino sulle pendici dell’Olimpo.

L’origano aiutava l’anima dei defunti a trovare la pace e per questo motivo spesso veniva piantata anche sulle tombe.

L’origano e la maggiorana preservavano dalle maledizioni delle streghe, dagli spiriti cattivi e dai folletti, ed erano dunque importanti erbe protettive.

Cresce spontanea nei luoghi assolati e aridi. La radice è un rizoma strisciante nerastro provvisto di radici fibrose.

Per crescere al meglio e dare tutto il suo aroma deve svilupparsi al sole, al caldo e all'aria. Sono le piante che crescono in prossimità delle zone marine che hanno la maggiore fragranza. Man mano che la vegetazione si secca è necessario rimuoverla. Non è una pianta particolarmente grande per cui deve essere fatto accuratamente il controllo delle erbe infestanti. Va annaffiato poco. La moltiplicazione per talea si effettua in giugno. Le talee devono essere lunghe 8-10 cm dai germogli basali non fioriferi e devono essere prelevate da pianta in buona salute e vigorose; appena hanno radicato potranno essere trapiantate.

Le sommità fiorite si raccolgono all'inizio della fioritura tagliandole con tutti i rami. E' bene, se la piantina ha solo un anno di vita, fare un solo sfalcio, viceversa dal secondo anno è possibile fare due sfalci, uno a luglio ed uno a settembre-ottobre. Non perde il suo aroma con l'essiccazione.

Fa parte della miscela di erbe che compongono la ricetta ufficiale dell’ Herbes de Provence, ha proprietà simili al timo.

L'origano si abbina molto bene col pomodoro è un condimento perfetto un po’ per tutti i legumi anche perché non solo contribuisce ad insaporirli ma anche previene possibili fermentazioni spesso legate al consumo di questi ottimo sia fresco che essiccatopuò essere usato anche nelle minestre, sul pesce o con le carni bianche e i formaggi.

 

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Maggiorana (Origanum majorana) Genere: Origanum; è una pianta erbacea, parente prossimo, l'origano, perenne nei luoghi d'origine, nativa dell'Africa nord-orientale e dell'Asia centrale, in Europa è solo coltivata perché non ha alcuna tolleranza per le basse temperature. Terreni asciutti, va annaffiato poco. Alta circa 50 cm, ha foglie piccole e arrotondate, pelosette e minuscoli fiorellini, bianchi o rosati, riuniti in spighe, fiorisce da luglio a settembre. La moltiplicazione per talea della maggiorana si effettua in giugno. Le talee devono essere lunghe 8-10 cm dai germogli basali non fioriferi. La moltiplicazione per divisione della pianta si effettua in marzo o in ottobre; possono essere trapiantate nel loro luogo definito nella tarda primavera o all'inizio dell'estate.

Della maggiorana si utilizzano le sommità fiorite e le foglie che si raccolgono all'inizio della fioritura tagliandole con tutti i rami; la cimatura costante stimola lo sviluppo del fusto e delle radici, attira api e farfalle. La maggiorana al contrario dell'origano perde molto del suo aroma con l'essiccazione è preferibile quindi consumarla fresca o surgelata. Ha un aroma molto simile a quello dell'origano ma molto più dolce e delicato, è molto ricercata in cucina per insaporire verdure, legumi e minestre, ma anche funghi e formgi, rende più digeribile carne, pesce, è bene usarla fresca, aggiungendola a fine cottura; aromatizza le salse al pomodoro, l’aceto e i liquori.

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