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Piante aromatiche
Ci sono caratteristiche positive, e altre negative. Tra le caratteristiche positive ricordiamo la maggiore produttività e la maggiore resistenza alle malattie e alle aggressioni dei parassiti. Queste sono caratteristiche generiche, non presenti tutte contemporaneamente. - See more at: http://www.coltivarelorto.it/ART/0022art0003.html#sthash.bsUZxHdE.dpuf Ci sono caratteristiche positive, e altre negative. Tra le caratteristiche positive ricordiamo la maggiore produttività e la maggiore resistenza alle malattie e alle aggressioni dei parassiti. Queste sono caratteristiche generiche, non presenti tutte contemporaneamente. - See more at: http://www.coltivarelorto.it/ART/0022art0003.html#sthash.bsUZxHdE.dpuf Si parla di pianta officinale quando ci si riferisce ad erbe le cui parti vegetali sono utilizzate nelle officine farmaceutiche o erboristiche per la produzione di prodotti medicinali o fitoterapici, a questo gruppo appartengono le piante medicinali che l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce: “ogni vegetale che contenga, in uno o più dei suoi organi, sostanze che possono essere utilizzate a fii terapeutici o preventivi, o che sono precursori di emisintesi chemio-farmaceutiche” e le piante aromatiche." Le piante aromatiche spesso sono erbacee e appartengono prevalentemente a tre famiglie: Lamiaceae (menta, basilico, origano, maggiorana timo, salvia);
Amaryllidaceae (aglio, cipolle ecc.) conosciuta anche con altri nom,i Apiaceae (prezzemolo, finocchio, cerfoglio), invece quelle appartenenti alla famiglia delle Lauraceae (alloro, cannella) diventano veri e propri alberi. Le spezie sono erbe aromatiche di cui si utilizza tutta la pianta. I monaci chiamavano, il luogo dove coltivavano le erbe aromatiche, “l’orto dei semplici” (hortus simplicitum) perché erano chiamati semplici quelle piante i cui principi curativi venivano estratti direttamente, mentre erano chiamati “composti” quei prodotti ottenuti miscelando sostanze diverse nei laboratori di erboristeria chiamate le “officine”. In cucina spesso si definiscono “odori” che di solito si aggiungono a fine cottura perché mantengano inalterato l’aroma. Per conservare le erbe fresche è meglio surgelarle. Se si usano quelle essiccate allora si possono aggiungere durante la cottura. Gli oli aromatizzati sono realizzati lasciando riposare le erbe fresche nell’olio extravergine di oliva e poi filtrandolo. Tisane e decotti si ottengono lasciando in infusione in acqua bollente le erbe, poi ci sono le grappe aromatizzate e i liquori.
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