Dafne,
era una giovane ninfa figlia e sacerdotessa di Gea, la
Madre Terra, la cui vita fu stravolta a causa del
capriccio di due divinità: Apollo ed Eros. secondo la
leggenda, un giorno Apollo, incontrò Eros e si burlò di
lui; il dio dell’amore, profondamente ferito dalle
parole di Apollo, per vendetta: prese due frecce, una
spuntata e di piombo, destinata a respingere l'amore,
che lanciò nel cuore di Dafne e un'altra ben acuminata e
dorata, destinata a far nascere la passione, che scagliò
con violenza nel cuore di Apollo.
Da quel giorno Apollo iniziò a vagare i
boschi alla ricerca della ninfa, perchè era talmente
grande la passione che ardeva nel suo cuore che ogni
minuto lontano da lei era una tremenda sofferenza. Alla
fine riuscì a trovarla ma Dafne appena lo vide, scappò
impaurita, accortasi però
che la sua corsa era vana, in quanto Apollo la incalzava
sempre più da vicino, invocò la Madre Terra di aiutarla
e questa, impietosita dalle richieste della figlia,
iniziò a trasformare il suo corpo: i suoi capelli si
mutarono in rami ricchi di foglie; le sue braccia si
sollevarono verso il cielo diventando flessibili rami;
il suo corpo sinuoso si ricoprì di tenera corteccia; i
suoi delicati piedi si tramutarono in robuste radici e
il suo delicato volto svaniva tra le fronde dell'albero.
Dafne si era trasformata in un leggiadro
e forte albero di
Alloro.
Apollo
abbracciò la pianta come se fosse il corpo della ninfa;
ne baciò i rami, ma l'albero sembrava ribellarsi a quei
baci. Allora il dio deluso così le disse: "Poichè tu non
puoi essere mia sposa, sarai almeno l'albero mio: di te
sempre, o lauro, saranno ornati i miei capelli, la mia
cetra, la mia faretra".
Il dio quindi proclamò a gran voce che la pianta
dell'alloro sarebbe stata sacra al suo culto e segno di
gloria da porsi sul capo dei vincitori.
Alloro
Laurus nobilis
Famiglia:
Lauraceae
Genere:
Laurus.
Famiglia di piante a
fiore arboree e arbustive dell'ordine delle Laurales,
diffuse prevalentemente delle regioni tropicali e
subtropicali.
Le specie più note sono il lauro o alloro (Laurus
nobilis) la canfora (Cinnamomum camphora),
la cannella (Cinnamomum zeylanicum), l'avocado (Persea
americana).
Albero perenne sempreverde, comprende piante
originarie dell'Asia minore, introdotte nel bacino del
Mediterraneo in tempi antichissimi. Il suo nome deriva
dal latino "laurus" che vuol dire "nobile". Può
raggiungere anche i 10-12 m di altezza. Può essere
esposta tranquillamente in pieno sole, ma cresce bene
anche nei luoghi ombreggiati.
Per poter avere una bella pianta è opportuno potarla
il primo intervento va effettuato tra settembre ed
ottobre, mentre il secondo, a marzo e prima che
ricominci il nuovo ciclo vegetativo della pianta. Dopo
la potatura, primaverile si può spargere alla base della
siepe qualche manciata di concime granulare a lenta
cessione, fornirà il fertilizzante per tutto l’anno.
In qualsiasi momento, invece, è possibile
effettuare la cimatura, questo intervento consiste nella
rimozione dei germogli apicali per favorire l’emissione
di nuovi getti e la rimozione dalla parte basale dei
nuovi getti.
La
moltiplicazione avviene per seme o per moltiplicazione
dei polloni che si formano alla base della pianta madre
o per talea. Il frutto è una bacca, simile ad una
piccola oliva che diviene nero-bluastra con la
maturazione. Le bacche contengono un solo seme, maturano
si raccolgono nei mesi
di ottobre e novembre, sono molto aromatiche, sono
prodotti solo dalle piante femminili, si essiccano al
sole o in forno a bassa temperatura e si conservano poi
dentro barattoli di vetro; hanno un sapore molto più
forte e robusto delle foglie.
Le foglie si possono raccogliere tutto l'anno anche se
raccolte a luglio - agosto, hanno una maggiore
concentrazione di essenze aromatiche. Le foglie si
possono consumare fresche o secche, una volta secche
durano circa un anno.
Ci sono caratteristiche positive, e
altre negative. Tra le caratteristiche
positive ricordiamo la maggiore
produttività e la maggiore resistenza
alle malattie e alle aggressioni dei
parassiti. Queste sono caratteristiche
generiche, non presenti tutte
contemporaneamente. - See more at:
http://www.coltivarelorto.it/ART/0022art0003.html#sthash.bsUZxHdE.dpuf
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altre negative. Tra le caratteristiche
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L'alloro è una pianta diotica, cioè porta
fiori unisessuali su piante diverse, quindi
tutte le piante producono fiori
identici, solo che per un
fenomeno evolutivo su certe piante si
atrofizzano le parti femminili e quindi
diventa una pianta "maschio" e su altre si
atrofizzano le parti maschili e diventano
"femmine",
ma solo la
pianta "femmina" produce anche i frutti
che sono drupe ovoidali che contengono un
solo seme ricco di sostanze grasse: le
bacche che giungono a maturazione verso
ottobre-novembre e rimangono sulla pianta
anche tutto l'inverno ed è facile vedere
sulla stessa pianta i nuovi fiori e le
vecchie drupe. Le
piante "maschio" hanno il
fogliame più grande e profumato. Io le ho
entrambe.
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Macchie brune sulla pagina inferiore
delle foglie potrebbero significare che si è in presenza
di cocciniglia e in particolare della cocciniglia bruna.
Se
germogli e giovani foglie deformate e presentano strane
deformazioni si
tratta della Psilla spp., un insetto
particolarmente diffuso. Le punture dei giovani
determinano una deformazione della pagina superiore
soprattutto delle giovani foglie e dei germogli. Le
foglie colpite si arrotolano verso la pagina inferiore,
una volta che l'attacco è in corso, eliminare le parti
colpite e sfoltire la pianta. In genere questo è
sufficiente ad eliminare la popolazione di insetti
indesiderata.
Se le foglie iniziano ad ingiallire e
successivamente a queste manifestazioni si accartocciano
e cadono, Osservando attentamente si notano anche delle
sottili ragnatele soprattutto nella pagina inferiore
delle foglie. Con questa sintomatologia siamo molto
probabilmente in presenza di un attacco di ragnetto
rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso. Il rimedio è
aumentare la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma
(la mancanza di umidità favorisce la loro
prolificazione).
In cucina le foglie fresche sono
piuttosto amare, quindi è meglio utilizzare le foglie
essiccate che perdono l'amaro mantenendo il profumo. Si
abbina bene con i legumi
(ceci,
lenticchie, soia, ecc.) che non solo
contribuisce ad aromatizzare piacevolmente, ma anche
aiuta a rendere più digeribili evitando possibili
gonfiori addominali dopo averli mangiati, ma soprattutto è
utilizzato per aromatizzare le carni
nelle marinature, negli arrosti o per le ricette in
umido.
L'alloro è un ottimo rimedio naturale per curare
moltissime patologie.
Le foglie d’alloro sono
ricche di sostanze nutritive:
vitamina C e A,
acido folico e minerali essenziali come selenio, rame,
magnesio, zinco, ferro, potassio e calcio. Questi
principi attivi rendono l’alloro un alleato del
benessere,
ideale anche contro il diabete. Le
foglie sono ottime per tenere sotto controllo
il livello di glucosio nel sangue
nei soggetti affetti da diabete di tipo 2. Gli
antiossidanti infatti agiscono direttamente sulla
produzione dell’insulina, regolandola.
Le proprietà dell’alloro però non si fermano qui. Questa
pianta è ottima pure per controllare il colesterolo e i
trigliceridi, favorendo la salute del cuore e
permettendoci di prevenire malattie mortali come l’ictus
e l’infarto. Grazie ai
flavonoidi, le foglie d’alloro vengono
consigliate anche a chi soffre di pressione alta e per
aumentare le difese immunitarie. L’alloro viene
utilizzato anche per contrastare
stitichezza e diarrea, mantenendo sano
l’intestino, contrastare
dolori e crampi mestruali, favorire il
riposo notturno e il
benessere di denti e reni.
In passato era considerato un potente antidolorifico e
ancora oggi è un valido alleato contro tosse, influenza
e febbre. Per tenere sotto controllo il diabete fare
bollire qualche foglia d’alloro
nell’acqua, poi raffreddarla e berla prima dei pasti,
almeno due volte al giorno. In alternativa si può
assumere le foglie in polvere per almeno un mese oppure
preparare
un infuso tiepido da gustare la mattina,
prima di iniziare la giornata.
Ricette
INFUSO: 3-5 foglie di alloro, 1
tazza d’acqua. Versare l'alloro nell’acqua
bollente e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in
infusione per 10 min. Filtrare l’infuso e berlo. Se si
vuole migliorare il gusto dell’infuso di alloro si può
utilizzare un dolcificante naturale. Una variante si
prepara poi aggiungendo anche della buccia di limone
essiccata (proveniente da limoni non trattati) che si fa
bollire insieme alle foglie di alloro. Sarebbe
preferibile assumere questa "magica" bevanda al mattino
a digiuno e la sera prima di andare a dormire.
DECOTTO: 10 foglie di alloro, mettere qb d’acqua in un
pentolino sul fornello acceso e aggiungere le
foglie di alloro. Cuocere il tutto per
cinque minuti dopo che l’acqua avrà iniziato a bollire;
se si preferisce, aggiungere anche della buccia di
arancia, mandarino o limone per aggiustarne il sapore, e
continuare a cuocere per qualche altro minuto.
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